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Impianto Fotovoltaico
Scuola Leonardo da Vinci
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Acquaviva Platani

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Progetto per la realizzazione di un impianto fotovoltaico
presso la Scuola Media “Leonardo da Vinci”
 
 
FINANZIAMENTO DEL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
DEL 19 MAGGIO 2010, A FAVORE DI PROGETTI PROPOSTI DA
AMMINISTRAZIONI DELLO STATO, REGIONI, PROVINCE, COMUNI E COMUNITÀ MONTANE,
DA REALIZZARE NELL'AMBITO DELLA LINEA DI ATTIVITÀ 1.3: - INTERVENTI A SOSTEGNO DELLA PRODUZIONE DI ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI NELL'AMBITO DELL’EFFICIENZA ENERGETICA DEGLI EDIFICI E UTENZE ENERGETICHE PUBBLICHE O  AD USO PUBBLICO
DEL PROGRAMMA OPERATIVO INTERREGIONALE
POI “ENERGIE RINNOVABILI E RISPARMIO ENERGETICO” 2007-2013,
 
SUL SITO DEL MINISTERO IN PARI DATA E NELLA GURI N. 143 DEL 22 GIUGNO 2010;
 
   
 
 
 
INFORMAZIONE GENERALE

 

Cosa si intende per fotovoltaico? 
Il fotovoltaico è una tecnologia che consente la produzione di energia elettrica sfruttando le proprietà di alcuni semiconduttori (di solito silicio), i quali opportunamente trattati e interfacciati, generano energia elettrica dopo aver assorbito l'energia solare, senza far ricorso a parti meccaniche in movimento, senza consumare combustibili, ma soprattutto senza emettere effluenti inquinanti.

Quale è la differenza tra fotovoltaico e solare termico? 

Mentre il fotovoltaico produce energia elettrica sfruttando l'effetto fotovoltaico di alcuni materiali semiconduttori, il solare termico utilizza l'energia solare raccolta da un collettore solare per il riscaldamento di fluidi a diverse temperature: infatti il solare termico si divide in bassa, media ed alta temperatura a secondo della temperatura, a cui si desidera scaldare i fluidi.

Quanto costa l'energia fotovoltaica? 

Il costo dell'energia fotovoltaico è dato dalla somma dei costi di investimento (progettazione, moduli fotovoltaici, inverter, batterie ed altre attrezzature ausiliarie), dei costi di esercizio (manutenzione e personale tecnico) e dei costi aggiuntivi (tasse e assicurazioni). Tuttavia i vari governi prevedono incentivazioni, finanziamenti e agevolazioni varie, che talvolta sono ostacolati dalla macchina burocratica. In Europa il costo medio si aggira sugli 8000 euro/KWp, ove per KWp si intende l'unità di misura della potenza di picco calcolata in condizioni di funzionamento standard del dispositivo fotovoltaico; in USA il costo varia da 7 a 20 $/KWp, in quanto dipende molto dalla complessità tecnologica.

Quanta energia fotovoltaica è necessaria per una abitazione? 

La risposta a questa domanda è molto difficile, in quanto è legata a molte variabili, come il consumo, la posizione geografica dell'abitazione, le condizioni climatiche. Tuttavia è possibile effettuare una stima approssimativa nel modo seguente: verificare dalle bollette elettriche il consumo annuo, da esso calcolare un consumo giornaliero e dividerlo per le ore medie giornaliere di luce solare. Ad esempio un consumo di 3600 KWh/yr diviso per 365 giorni/yr corrisponde a circa 10 KWh/giorno, diviso per 5 h/giorno di luce solare (tale valore, stimato per un'abitazione ubicata nel centro degli USA, è fortemente variabile ed influenzato dalla posizione geografica e dal clima), da come risultato un fabbisogno energetico medio di 2 KW. Pertanto un dispositivo fotovoltaico da 2 KW dovrebbe soddisfare il fabbisogno energetico di tale abitazione. Tipicamente le potenze domestiche variano da 1 a 2 KW.

Quant'è la vita media di un modulo fotovoltaico? 

I test effettuati sui moduli fotovoltaici hanno dimostrato che la loro vita media è superiore ai 20 anni; altri dispositivi del sistema hanno una vita media molto più bassa: le batterie da 2 a 15 anni, i componenti elettronici sono molto sensibili e hanno una vita media molto variabile.

Quali sono i materiali utilizzati nella produzione di energia fotovoltaica? 

A partire dal 1955 la maggior parte dei moduli fotovoltaici sono composti da silicio mono- o policristallino, sebbene in altri produttori del settore utilizzino il silicio amorfo. Nelle applicazioni spaziali o nei satelliti i materiali più diffusi sono il silicio monocristallino e l'arseniuro di gallio monocristallino. Altri elementi che sono studiati per applicazioni nel settore fotovoltaico e che non sono in commercio, sono il tellurio con il cadmio, e il diseleniuro di rame ed indio.

Quali sono le sue applicazioni? 

Il fotovoltaico ha numerose applicazioni: nei sistemi spaziali, nelle comunicazioni a lunga distanza, nell'approvvigionamento elettrico alternativo, nei segnali stradali, nei semafori, nei sistemi di protezione catodica, nei box per le chiamate d'emergenza poste ai lati delle autostrade, nella fotoelettrolisi.

E' possibile quantificare il periodo di payback? 

Recenti pubblicazioni in merito hanno riportato che il periodo di payback varia in base alla zona geografica: per il silicio policristallino è pari a 2.58-4.92 anni, per quello monocristallino è pari a 2.66-5.07 anni (il primo valore si riferisce a zone altamente soleggiate, il secondo a zone meno soleggiate).

Quanto spazio occupa un impianto fotovoltaico?

Le dimensioni di un impianto fotovoltaico dipendono dal tipo di pannello fotovoltaico usato e dalla sua efficienza. In media, un impianto con potenza nominale pari a 1 kWp (un chilowatt di picco) realizzato con moduli fotovoltaici in silicio policristallino Kyocera KC 125 occupano 7,43 mq. sul tetto ed hanno un efficienza del 14%, realizzato con moduli fotovoltaici Sanyo occupano 6,46 mq. su tetto ed hanno un efficienza del 16%, mentre se si usano moduli in silicio amorfo, lo spazio occupato diventa di circa 20 metri quadrati, realizzato con moduli fotovoltaici SHARP 125 occupano circa 8 mq ed un efficienza del 13,3%.

Posso vendere corrente all'Enel? 

Si. Le tariffe incentivanti vengono aggiornati ogni anno. Per la definizione del livello di integrazione architettonica si può consultare la guida al'integrazione architettonica pubblicata dal GSE. L'incentivi saranno ridotte del 2% per ogni anno successivo al 2008. Varranno sempre per 20 anni e rimarranno costanti nel medesimo periodo, senza quindi aggiornamenti coi tassi d’inflazione.
Rif.to Art. 6, comma 2) del Conto Energia.
 

Quale è l'orientamento ideale dell'impianto solare? 

A sud è l'orientamento ideale per un’impianto fotovoltaico, comunque anche con orientamenti sud-est e sud-ovest la produzione rimane molto simile all'ideale.
L'importante è non avere il tetto rivolto a Nord: in questo caso l'impianto solare è ovviamente inutile.....
Nel caso si desideri un’impianto a parete per contesti architettonici questo si può installare, ma in questo caso le perdite di produttività sono abbastanza importanti.
Nel caso di tetti a tegola inclinati per il montaggio si usano delle staffe che fuoriescono dalle tegole senza compromettere in alcun modo la tenuta stagna del tetto, mentre nel caso di terrazzi piani si montano con sostegni triangolari orientati a 30 gradi.
Per aumentare la produttività dell’impianto i moduli fotovoltaici possono essere installati su sostegni triangolari con pendenza variabile, 10 – 30 – 60 gradi, questi sostegni possono essere inclinati nelle varie stagioni dell’anno sia manualmente che elettricamente.

Quanto si spende in manutenzione? 
Gli impianti fotovoltaici non necessitano di una particolare manutenzione, volendo si possono pulire i vari pannelli fotovoltaici ogni qualvolta che questi risultano sporchi, anche se normalmente gli stessi si mantengono abbastanza puliti grazie alla pioggia e al vento.
Gli Inverter e i quadri di consegna invece vanno tenuti sotto controllo e bisogna osservare, di tanto in tanto le spie presenti, queste possono segnalare eventuali guasti o anomalie nel rendimento.

Costo di un impianto fotovoltaico? 

Gli impianti fotovoltaici vengono venduti in base ai KWh che producono in condizioni di irraggiamento ideale.
Per produrre più kWh bisogna utilizzare moduli fotovoltaici di qualità e certificati, importante è l’efficienza del modulo.
Importante è anche l’inverter questo dovrà avere un rendimento maggiore possibile, i migliori sono quelli che hanno un rendimento del 93% al 95%. 
Un impianto fotovoltaico costa circa 5.500 – 7.000 Euro al KWp iva, installazione e trasporto inclusi, i costi variano dalla grandezza dell’impianto e dalla difficoltà del montaggio.

Quale sono le caratteristiche per la scelta di un modulo fotovoltaico?

Il più importante è la qualità del modulo fotovoltaico, la qualità delle celle fotovoltaiche determinano il decadimento di potenza negli anni di funzionamento, una garanzia di mantenimento della potenza iniziale del 90% a 10 anni e una garanzia di mantenimento della potenza iniziale del 80% a 20 anni è indice di una buona qualità. 
Le certificazioni del modulo sono molto importanti, queste garantiscono tutti i dati elettrici e le garanzie approvate dalla casa produttrice.

La grandine rovina l'impianto solare?

Uno dei test che i moduli fotovoltaici devono subire in fase di progettazione è proprio sulla sua resistenza alla grandine di grosse dimensioni ( 2,5 cm di diametro almeno ) ed ovviamente il test deve essere superato per far sì che il pannello venga commercializzato con il regolare certificato.
Prediligere pertanto solo moduli fotovoltaici con regolare certificazione accreditata da enti internazionali.

Se c'è un black-out c’è comunque energia elettrica?

La risposta è assolutamente NO
Quando avviene un black-out a scopo manutentivo da parte di personale Enel se il mio impianto immettesse ancora energia elettrica nella rete rischierei di fulminare gli operai.
L'impianto NON può capire se l'energia elettrica è stata tolta per fare manutenzione sulla linea elettrica o ci sia effettivamente un black-out, per cui esistono delle norme di legge e direttiva ENEL DK 5950 che impongono il distacco immediato ed automatico dell'impianto fotovoltaico nel momento in cui l'inverter stesso nota anomalie o mancanze di tensione sulla rete principale.
Per ovviare al rischio di black-out esistono diversi prodotti, inverter stand alone muniti di batteria che proseguono ad alimentare determinati apparecchi 'vitali' o 'importanti' anche durante tali periodi, ma sono normalmente delle scelte costose e che comportano la sostituzione periodica delle batterie per usura.

I moduli fotovoltaici funzionano anche se è nuvoloso?

Si, i moduli fotovoltaici hanno la capacità di produrre un minimo di energia elettrica anche in condizioni di cielo parzialmente coperto o nuvoloso, sfruttando la radiazione solare diffusa.

Devo modificare l’impianto elettrico esistente per realizzare un impianto fotovoltaico?

No, non si deve modificare l'impianto esistente. 
L’ impianto fotovoltaico avrà una sua linea autonoma e sarà collegato a un inverter che permette di trasformare la corrente elettrica continua, generata dai moduli fotovoltaici, in corrente elettrica alternata.
L’uscita di corrente elettrica alternata andrà collegata ad un quadro elettrico di piano o al quadro elettrico generale. 
L’utente utilizzerà nelle ore diurne l’energia prodotta dal proprio impianto fotovoltaico, se ne produrrà di più l’energia elettrica uscirà conteggiata da un secondo contatore sulla linea esterna del gestore elettrico (ENEL). 
Nelle ore notturne o nelle giornate in cui il rendimento del sistema risulterà più basso l’energia elettrica entrerà normalmente dalla linea esterna del gestore elettrico (ENEL). 

 



trasparenza, valutazione e merito

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